Un dolce viaggio in Sicilia

Un viaggio in Sicilia è sempre un itinerario culturale, psicologico, spirituale e fisico. Niente però riesce a riassumere questi quattro aspetti come gustare la cucina del luogo. Dai profumi e dai sapori apprendi arti antiche, le fini sensibilità di donne di altri tempi, lo sforzo di fare grandi piatti con semplici elementi e soprattutto nuove di polifonie di gusti mai provate insieme.
Ispica, ridente paese ragusano tra le rudi campagne e un mare generoso, mi ha offerto un piccolo viaggio in una grande storia tramite un piccolo dolce chiamato “u biancumangiari”. Elementi semplici resi preziosi dal desiderio delle madri di un tempo di trovare nuovi modi di spiegare l’amore verso la propria famiglia e la propria terra. La tradizione tramanda anche altre due varianti al limone e alla cannella ma io sono rimasta conquistata da quella alle mandorle. Una gentile signora del luogo me ne ha rivelato l’ antica ricetta spiegandomela con cuore e mani di madre. Ecco la ricetta.
Luciana Cordone
Ingredienti
- 1 panetto di pasta di mandorle circa 450 g
- 190 g di zucchero
- 80 g di amido di grano
- 1 l di acqua
- Cannella in stecca e in polvere
Preparazione
Sciogliere in acqua il panetto di mandorle rompendolo con le dita, aggiungere lo zucchero e l’ amido, precedentemente disciolto in un po di acqua. Mettere in una pentola con una piccola quantità di stecca di cannella e fare rassodare a fiamma moderata mescolando sempre con una frusta.
A consistenza raggiunta versare in bicchierini, forme o contenitori e riporre in frigo per almeno 6 ore. Sformare e guarnire con cannella in polvere (o anche con granella di mandorla o pistacchio)